martedì 27 settembre 2011

SORRY FOR WORSENING OURSELVES




Hans Brinker Budget hotel è un caso di scuola. Il suo concetto, 'il peggiore hotel del mondo', gli ha guadagnato un'immagine molto cool tra i ragazzi in giro per il mondo con budget molto limitato. Ecco i soggetti della nuova campagna. Sorry per non credere sia così scassato.

Creative Director: Erik Kessels Creatives: Erik Kessels, Dave Bell, Christian Bunyan

lunedì 19 settembre 2011

IMAGE IS EVERYTHING?



A volte un claim diventa una gabbia. Questo commercial è del 1988. Andre Agassi aveva 18 anni, era una promessa del tennis americano e un ribelle a tutte le regole. Giocava con i calzoncini di jeans e i pants rosa, la coda di cavallo e l'allungo biondo. Nonostante il grande talento, per anni non riuscì a vincere uno slam, e 'Image is everything' gli rimase addosso per anni come segno del suo fallimento.
Ma lo stesso claim a un certo punto diventò una sfida. Andre decise di dimostrare al mondo intero che non era un bluff. Cambiò allenatore. Cambiò gioco. Cambiò look: taglio a zero.
'My hair has been the crux of my public image, and my self-image. Now i feel well rid of it. I feel true. I feel free. And I play like it'.
Leggete 'Open', se siete tennisti, e anche se non lo siete. E' un libro bellissimo.

lunedì 12 settembre 2011


WHERE WERE YOU WHEN YOU HEARD THE NEWS?


BBC: News On Your Mobile di hourigan



(Sì, è un post che ho già fatto. Ma ho deciso che lo rimetterò ogni anno, l'11 settembre). 
Sono sicuro che te lo ricordi: dov'eri l'11 settembre del 2001? Se lo ricordano tutti. Io ero perso in una lunga, noiosa riunione con il marketing di un'azienda, al settimo piano di un palazzo bianco nel centro di Milano, mi ricordo anche l'irritazione crescente per una serie di obiezioni insulse che stavano distruggendo un'idea - quando un tipo è entrato e ci ha detto: un aereo ha centrato le torri gemelle a New York. Cosa? Chi? Non si sa bene, un incidente, un dirottamento, ci sono migliaia di morti. Ma qualcuno, molto ligio, sembra impossibile, ma ha detto: su, per favore, finiamo il nostro meeting! Io ero già via con la testa. Dopo un po' rientra: un altro aereo, e uno sul pentagono, e altri sono in volo. A questo punto nessuno riesce più a stare seduto, la riunione viene aggiornata, mi ricordo perfettamente che sono sceso, i taxi non si trovavano, c'era un silenzio irreale, la gente guardava le tv nelle vetrine. Era un bel pomeriggio di settembre, ho fatto a piedi una mezz'ora di strada, e guardavo in cielo, con una sensazione di imminente catastrofe, guardavo il cielo pensando che da un momento all'altro avrei visto, come in uno dei miei incubi, un aereo che esplode, e i pezzi mi precipitano davanti.
Dov'eri, quel giorno? 

giovedì 8 settembre 2011

ESCLUSO RICCARDI


Preso dal fantastico blog Umarells ecco il Riccardi che vuole avere la casella della posta piena di pubblicità. Sostiene che lo fa a difesa dei poveracci che distribuiscono i volantini, i quali perderebbero quelle due lire che guadagnano, che a lui interessa tutto sommato leggere le offerte dell'ipercoop.
E che la pressione delle riunioni condominiali per prendere decisioni unanimi non è democratica.
Riccardi. Per alcuni un eroe della resistenza umana, per molti altri uno scassamaroni biblico. Senz'altro un prototipo di umarell da antologia.

martedì 6 settembre 2011

THE FACEBOOK FATIGUE

Ieri sera ho rivisto The social network. Mark parla con Sean Parker e Eduardo Saverin, Wardo vuole monetizzare inserendo pubblicità mentre Mark non è d'accordo. Parker a un certo punto dice 'Facebook it's cool. The ads are not cool'.
Le statistiche dicono che FB ha 750 milioni di active users, ma nei paesi più connessi - US, Canada, UK - la crescita sta declinando. Da un ritmo del 7% al mese a quello dell'1.7%. E molti utenti si sono cancellati.
Sentivo dire in questi giorni 'Ah, Facebook, ormai è out'. E' vero che si sta visibilmente trasformando, diventa più impersonale e commerciale. E non tutto funziona al primo colpo. I servizi Places e Marketplace stanno per essere disattivati.
L'eccitazione di incontrare vecchi amici, farsene di nuovi, controllare lo status si affievolisce. Troppi contatti alla fine stancano: è la 'facebook fatigue'.
E a proposito di monetizzare, nel 2012 ci sarà la quotazione in Borsa, con un valore previsto di 100 miliardi di dollari. Ma le voci degli ultimi mesi stanno mettendo in dubbio questo obiettivo. Certo, l'attacco alla Cina non è ancora avvenuto. Ma se il successo nei paesi più sviluppati si sta sgonfiando, ci può essere un effetto domino al contrario. I fenomeni web - penso a Second Life o a Myspace - sono molto veloci nel nascere, ma spesso anche nel declinare. Come nella Slow tuesday night di Richard Lafferty.